
Quando mi è stata proposta la possibilità di provare la ENGWE P275 ST, ero entusiasta ma anche un po’ scettica. Una bici elettrica che promette di combinare design elegante, prestazioni solide e un prezzo competitivo è sempre intrigante, ma spesso le aspettative vengono disattese. Dopo alcune settimane di utilizzo, posso dire che questa bici è una vera sorpresa, con pregi e difetti che meritano una recensione approfondita.
Design e costruzione
La prima cosa che salta all’occhio è il design. La ENGWE P275 ST ha un telaio robusto ma non eccessivamente pesante, con una finitura opaca che le conferisce un look moderno e sofisticato. La geometria del telaio step-through (a scavalco basso) è pensata per una maggiore praticità, rendendola perfetta sia per chi indossa abiti casual sia per chi vuole semplicemente una bici più comoda da montare.

Un altro aspetto che ho apprezzato è l’attenzione ai dettagli: i cablaggi sono ben integrati nel telaio, e il portapacchi posteriore è solido e funzionale, ideale per trasportare borse o piccoli carichi. Anche le ruote da 27,5 pollici offrono un mix perfetto tra stabilità e agilitaà, rendendola versatile su vari tipi di terreno.
Prestazioni
La ENGWE P275 ST monta un motore brushless da 250 W, che la rende conforme alla normativa europea. Non aspettatevi prestazioni da fuoristrada estremo, ma per l’uso urbano e qualche escursione fuori città è più che sufficiente. La pedalata assistita è fluida e reattiva, con cinque livelli di assistenza selezionabili tramite il display LCD. Quest’ultimo è chiaro e facile da leggere anche sotto la luce del sole, mostrando informazioni essenziali come velocità, livello di assistenza e autonomia residua.
Parlando di autonomia, la batteria rimovibile da 48V 13Ah promette fino a 80 km di percorrenza con una singola carica, a seconda del livello di assistenza e delle condizioni del percorso. Nei miei test, ho riscontrato un’autonomia reale di circa 65-70 km, il che è comunque un risultato eccellente per una bici in questa fascia di prezzo.

Comfort e sicurezza
La ENGWE P275 ST è progettata pensando al comfort. La sella è ampia e ben imbottita, e la forcella ammortizzata anteriore assorbe efficacemente le irregolarità del terreno. Anche su strade dissestate o pavé, la bici si comporta bene, offrendo una guida stabile e piacevole.
Per quanto riguarda la sicurezza, sono presenti freni a disco meccanici sia anteriori che posteriori, che garantiscono una frenata affidabile anche in condizioni di pioggia. Inoltre, il sistema di illuminazione integrato è potente e visibile, un must per chi, come me, ama pedalare anche nelle ore serali.
Punti di forza
- Design pratico e moderno: il telaio step-through è comodo e adatto a tutte le età.
- Autonomia solida: fino a 70 km di utilizzo reale con pedalata assistita.
- Facilità d’uso: display intuitivo e assistenza alla pedalata fluida.
- Comfort di guida: sella ergonomica e sospensioni ben tarate.
Punti deboli
- Motore non troppo potente: per chi cerca una bici per salite impegnative, potrebbe risultare sotto tono.
- Peso: nonostante il telaio in alluminio, la bici è un po’ pesante, soprattutto se si deve sollevare per riporla.
- Freni meccanici: funzionano bene, ma avrei preferito freni idraulici per una maggiore modularità.
Conclusioni
La ENGWE P275 ST è una bici elettrica perfetta per chi cerca un mezzo pratico, affidabile e con un tocco di stile. Non è pensata per gli appassionati di mountain bike estremo o per chi ha bisogno di potenze elevate, ma nel suo segmento si difende egregiamente.
È l’ideale per gli spostamenti quotidiani, le passeggiate nel fine settimana e per chi vuole una soluzione ecologica senza rinunciare al comfort. Se siete alla ricerca di una bici elettrica dal buon rapporto qualità/prezzo, la ENGWE P275 ST merita sicuramente una chance.
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